“ROGUE ONE: A STAR WARS STORY” molto più di uno spin off

Gareth Edwards è il vero Babbo Natale dell’anno

recensione di “ROGUE ONE”(usa,2016)

Quest’anno è stato l’anno di ottime serie tv di cui ho già parlato e che hanno fatto felici un sacco di persone, per essere precisi parlo di “ash vs the evil dead“(in realtà iniziata a fine 2015 e di cui si è conclusa da poco la seconda stagione), “preacher” e “westword“. Tre storie decisamente diverse ma che hanno in comune una qualità impressionante dell’immagine e degli effetti speciali, paragonabile ad una buona percentuale di film usciti recentemente al cinema. Per non parlare dei finali di stagione coraggiosi e per nulla prevedibili; rischioso ma perfetto per una serie televisiva che si presenta la prima volta al pubblico. Nel frattempo però al cinema arrivano prodotti che sono totalmente l’opposto di quello che dovrebbero essere, parlo ovviamente di quei film che hanno cercato di riportarci a vivere grandi classici come “Ghostbusters”, “Jurassic Park” ed “Independence day” ma che fondamentalmente sono delle brutte caricature degli originali. Volendo si può mettere in lista anche “Suicide Squad”, strano modo di riportare sul grande schermo uno degli antagonisti più amati ovvero il “Joker”. Insomma, nel mio caso, mi sono ritrovato a non sapere più cosa andare a vedere al cinema, ad ammettere che molte serie tv sono ottime tanto quanto (QUASI!!!) il cinema e sopratutto a non sapere più cosa scrivere su questo blog. Poi all’improvviso Boom!!! Arriva “Rogue One”. Il regalo perfetto per Natale portato dal Babbo Gareth Edwards.

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                Quando uscirete dal cinema vi verrà un incredibile voglia di rivedervi il capitolo IV.

Vi dico subito una cosa sul film in maniera che non rimaniate spiazzati come me. Non ci sarà la classica sigla ad introdurre il film perchè questo non è uno degli episodi ma “semplicemente” uno spin-off. Un semplice spin-off che però si intreccia perfettamente con tutta la saga non rimanendo così un semplice racconto dietro le quinte ma una sorta di “episodio 3.9” che non solo racconta l’alleanza ribelle ma riesce incredibilmente a renderci più credibile l’episodio IV (ricordo la semplicità con cui veniva distrutta la prima morte nera). Questo forse è il primo film di tutta la saga in cui ci viene raccontata una verità scomoda, ovvero che anche i ribelli sono disposti a gesti discutibili per la loro causa. Si parla fondamentalmente dei veri eroi in una guerra, quelli sacrificabili, destinati ad essere dimenticati. Tutto il film ci vuole raccontare delle piccole battaglie vinte per vincere la guerra, quelle battaglie che nessuno ricorda ma senza le quali sarebbe finito tutto molto prima. Un finale che regala al film la giusta importanza che gli si deve attribuire. Questa storia diventa improvvisamente determinante e d’obbligo non solo per i vecchi fan ma per tutti; certo la qualità non raggiunge quella dell’episodio VII ma la storia credo sia una delle più coraggiose e mature di tutta la saga.

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“Non abbiate paura di me. Io vi farò crepare dalle risate”

Sia chiaro che non vedrete un film con la qualità grafica dei precedenti capitoli ma ho come il presentimento che gli episodi che andranno a far parte di questa “STAR WARS ANTHOLOGY SERIES” punteranno tutti sulla maturità delle storie per aumentare la bellezza non del racconto principale sulla guerra tra jedi e sith ma dell’universo creato da Lucas. Non dobbiamo quindi considerare questa nuova antologia come un qualcosa in più ma come un vero è proprio corpo a sé stante che ha il solo obbiettivo di farci amare ancora di più tutto ciò che fa parte di “guerre stellari”. Con questo primo capitolo antologico devo dire che, se con il capitolo VII avevo dubbi, ora non ne ho più; per un bel po d’anni arriverà sempre un bel regalo per Natale.

“La staffetta finale con i dati a fare da testimone è il vero colpo di genio in questo film!!!”                                                                                                                                                                              #Grabbero#Astemio#

Tasso alcolico del Grabbero: 75% (anche lui ora è appasionato di star wars)

pubblicato da

Red Sledding, #alcolisti#cinefili#

5 pensieri su ““ROGUE ONE: A STAR WARS STORY” molto più di uno spin off

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