“Hardcore!” se siete veramente convinti di guardarlo…

…munitevi almeno di Joypad!!!

Recensione ubriaca: “HARDCORE!”(Russia, Usa, 2015)

Ho scritto in mille blog che trattano videogiochi, elettronica, software, hardware ecc. Ho chiesto ai sapientoni del web su YahooAnswer, sono arrivato perfino a consultarmi al Salvatore (di nome e di fatto) del web Aranzulla. Niente da fare, nessuno mi ha risolto questo problema che mi attanaglia da giorni, quindi chiedo a voi che mi seguite. Ho acquistato questo Hardcore!, sono arrivato a casa, ho inserito il disco nel lettore e l’ho fatto partire. Niente! Non funziona! Ho provato e riprovato, ma continua ad avere sempre lo stesso problema. In realtà sembra anche funzionare, ma appena provi a muoverti lui fa quello che vuole, e vi posso assicurare che non è un problema del Joypad perchè con gli altri videogiochi funziona perfettamente. Non so più cosa fare, sono disperato, vi prego aiutatemi voi. Insomma non posso godermelo senza giocarci come se avessi un amico che gioca al posto mio.

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Premi X per sparargli in testa, premi O per staccargli il naso.

Immaginate che frustrazione nel momento in cui volevo premere O per staccargli il naso ma non funzionava, dai che fastidio.

PARLANDO SERIAMENTE. HARDCORE NON E’ UN VIDEOGIOCO, E’ UN FILM!!!!

Un film fatto come se fosse un videogioco e non so se l’intenzione fosse quella ma lo “sparatutto in prima persona” è sempre stato una delle modalità più rappresentate nel mondo delle console. Quindi anche se lo vuoi vedere come un racconto in prima persona, la sensazione di avere davanti un “call of duty”(ad esempio) è inevitabile. Ma rimane comunque un film, che può piacere o non può piacere, e sopratutto che può anche permettersi di essere semplicemente un primo test per qualcosa di nuovo. Sicuramente non siamo di fronte ad un prodotto che fa venire la voglia di urlare “CINEMA!!!” ma siamo in quella strana “tana del bianconiglio” dove vanno a finire tutti quei prodotti che si discostano dal Cinema puro e classico e che rientrano in generi non proprio definibili (vedi i mockumentary, i found footage ecc.). E in questa “tana del bianconiglio” più spesso ciò che conta non è la storia, la colonna sonora, la fotografia o altre cose che vanno a rappresentare il Cinema ma è semplicemente lo strano e nuovo modo di presentare il tutto. Forse in futuro queste nuove forme di regia porteranno a prodotti col potenziale da “cult movie” ma per ora siamo ancora nella fase dei miscredenti. Ci sono comunque caratteristiche positive e negative e cercherò di presentarvele con dei pensieri personali.

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Uno dei tanti protagonisti che hanno interpretato e girato il film. 

Prima di girare questo film, il regista Ilya Naishuller aveva già creato dei videoclip per la sua band simili a questo “hardcore!” e devo dire che sono stato sorpreso nel vederli. Semplicemente utilizzando una gopro è riuscito a fare sequenze di puro combattimento con gente che scappa, si ferma a menare qualcuno e poi scappa di nuovo. Parkour, botte e gopro bastano quindi per divertire e creare clip di 5 minuti che ti fanno venire la voglia di rivederle più e più volte. Hardcore! però non è una clip quindi per farlo funzionare bisogna aggiungere qualcosa in più e qui arrivano le scene che fanno da intramezzo tra una clip e l’altra. Proprio come succede nei videogiochi quando hai quasi finito le munizioni e la vita e arrivi al glorioso checkpoint, dove ti puoi rilassare un attimo e goderti i filmati che fungono da sequenze cinematografiche per raccontarti la storia che c’è dietro tutto il menare del gioco. E questo secondo me  è ciò che funziona in questo film, perchè se vedere uno che mena per 1 ora e mezza diventa sicuramente noioso (specialmente se il joypad non funziona), le scene di calma e dialoghi danno la possibilità a questa lunga videoclip di rientrare in parte nel concetto di cinema. E se devo essere sincero sono forse queste le parti che più ho apprezzato di questo film, anche perchè ci sono scene con idee secondo me molto più originali nelle sequenze di “dialogo” piuttosto che in quelle di combattimento. Quindi preferisco considerare questo “Hardcore!” come un film e non come un videogioco, dando molto più valore ai momenti in cui non si combatte e si vuole raccontare qualcosa, a volte anche in modo molto divertente. I combattimenti poi non so perchè ma non mi hanno entusiasmato così tanto, forse per il mancato coinvolgimento da videogioco, o forse perchè ci si poteva inventare sequenze più originali (nei videogiochi ce ne sono molte di più). L’unico pensiero che continua a tornarmi in testa però è l’immaginarmi questo film girato in maniera “classica”, magari non tutto, però in alcuni momenti il raccontare con ripresa soggettiva ti porta dei limiti che vanno a rovinare sequenze che potrebbero diventare memorabili. E secondo me in questo film ce ne sono molte, specialmente nelle sequenze dei combattimenti. Ma tutto sommato se fosse stato girato in maniera classica non sarebbe stato Hardcore!

Spero in altri test con questo stile, intanto”Hardcore!”devo ammettere averlo sottovalutato prima di vederlo. La prossima volta, caro Red, fai come i Lemmings e conta fino a 5 prima di parlare.

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Lascio a voi decidere se metterla nelle cose positive o negative del film.

“Ho finito Hardcore! in 96 minuti senza morire mai. Vediamo se riuscite a fare meglio”                                                                                                                                                                                                                              #Grabbero#Astemio#

Tasso alcolico del grabbero: 70% (ha ricominciato “Hardcore” in “modalità impossibile”)

 

pubblicato da

Red Sledding, #alcolisti#cinefili#

2 pensieri su ““Hardcore!” se siete veramente convinti di guardarlo…

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